Continuiamo con il racconto delle nostre proposte programmatiche per la città. Oggi parleremo di innovazione tecnologica: croce e delizia della nostra città. Una grande opportunità per Arezzo. Siamo rimasti troppo indietro in questi anni e dobbiamo guadagnare terreno per stare al passo ed essere competitivi. La cosiddetta “smart city” ad oggi sembrerebbe all’opposto di quello che è la nostra città, ma abbiamo tutta la voglia e le idee di recuperare terreno.

Ecco 6 delle proposte concrete di Arezzo In Comune a riguardo. Con relativi esempi concreti e buone pratiche già messe in atto e da cui potremmo ispirarci per pianificare la loro realizzazione.

Smart Governance (Partecipazione)

Istituire la pratica delle Gov Jam (come ad esempio la Bologna Gov Jam); delle vere e proprie task force formate da realtà tecnologiche del territorio aretino, che avranno lo scopo di creare sinergie e network fra di loro e l’amministrazione pubblica per cercare soluzioni nuove e sostenibili ai problemi che ci presenta il futuro.

Smart Mobility (Trasporto e ICT)

Creazione di un sito e di un’applicazione social rivolta all’analisi costante del traffico cittadino, o integrazione di servizi già esistenti come Google Map o Waze. Integrare questo servizio alla creazione di pensiline smart per il trasporto pubblico da collocare nei nostri marciapiedi.

Smart Economy (Competitività)

Definire e riqualificare Arezzo come base del centro Italia per il concetto di Sharing Economy (come ad esempio l’esperienza milanese) o con la creazione di un Modello Unico Digitale per l’Edilizia (ad esempio l’esperienza amministrativa fatta a Modena).

Smart Living (Qualità della vita)

Creazione di di vere Smart Grid per creare una piattaforma integrata, sfruttando le infrastrutture in fibra ottica, che permetta di condividere i dati delle reti energetiche (dal riscaldamento, ai rifiuti, dall’illuminazione, all’acqua) con quelle sociali. «Smart Living» vuol dire coinvolgere i cittadini nell’utilizzo consapevole delle risorse, attraverso informazioni puntuali sui consumi, mentre per le istituzioni saranno disponibili meccanismi di controllo e supporto dei soggetti fragili. Le smart grid (le reti dei servizi intelligenti, ndr) rappresentano un ambito in cui la distribuzione dell’energia viene razionalizzata e resa più efficiente grazie all’interazione con le reti di informazione. Prendere come modello il lavoro fatto a Brescia.

Smart People (Capitale umano/sociale)

Molto semplicemente e senza tanti voli pindarici: ricominciare dalla formazione per il cittadino e per il dipendente pubblico. Istituire corsi di informatizzazione e creare piattaforme e-learning dedicate.
Creazione di fucine di formazione e creatività come nell’ esperienza di Modena dei Net Garage nella città di Arezzo.

Smart Enviroment (Risorse Naturali)

Servizi smart per l’illuminazione pubblica efficente e ad basso impatto (vedi le esperienze di Subiate e Catania) creazione di smart grid per monitorare l’efficienza e gestione energetica degli impianti comunali e degli uffici comunali; creazione di una mappatura degli impianti di energie rinnovabili presenti nel territorio e di un interconnessione fra loro.

 Daniele Gelli

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