BONACCORSO GIULIA - 27 anni - traduttrice

BONACCORSO GIULIA – 27 anni – Traduttrice

Sono Giulia Bonaccorso, ho 28 anni e posso dirvi che il mio non è un classico percorso lineare: vengo da una formazione giuridica, ma negli ultimi anni ho studiato come interprete e traduttrice. Mi piacerebbe un futuro lavorativo come traduttrice a tempo pieno e anche se il momento non è dei migliori, impiego tutte le energie e la dedizione che ho in questa direzione. Al netto dei bisogni utili per arrivare a fine mese. Cerco comunque di fare tesoro di ogni esperienza lavorativa e in questo senso, nonostante la precarietà, mi sento “ricca”.

La mia famiglia è numerosa, vivace e divertente, mi supporta e sopporta, come il mio fidanzato Marco. Suono il violino dall’età di 11 anni; il pianoforte, che strimpello da che ho memoria. Ho suonato in orchestre serie, ”sacre” e “profane” e seguo fin dai primi passi l’Orchestra Multietnica di Arezzo, un progetto attraverso il quale ho compreso quanto sia davvero importante la musica come linguaggio universale. La mia seconda casa, negli anni, è diventata il Karemaski Multi Art Lab. 

Ho deciso di schierarmi, per la volontà di prendere parte attiva alla vita politica della mia città. In un momento in cui troppo spesso sento parlare i miei coetanei di desiderio di altrove, di esperienze all’estero e di cervelli in fuga, ho trovato importante ripartire da quello che ho intorno a me, una città che merita di più, che merita uno sguardo nuovo.

Vorrei dedicarmi ai temi che più mi appassionano: i processi di integrazione, l’associazionismo locale, le questioni più strettamente sociali, provando ad affrontare ogni tema in rapporto alla complessità dell’azione politica, non operando “a tenuta stagna”. Negli anni credo sia mancato un disegno di insieme armonico.

Vorrei vedere migliorata l’interazione tra la cittadinanza e le comunità straniere, che sono i nostri nuovi cittadini; vorrei una messa in rete sinergica di proposte nuove per la città. Mi piacerebbe lavorare per una maggiore coerenza progettuale con un coinvolgimento nuovo delle categorie sociali, dal terzo settore fino al mondo dell’impresa. Uniti e forti più che divisi e diffidenti l’uno verso l’altro.

In questo un tema su tutti: il rilancio del turismo basato su un modello fatto di pochi punti fermi, chiari e forti, sui quali lavorare organicamente. Infine dare maggiore voce alla cultura associativa giovanile in città, un vero e proprio patrimonio, un serbatoio incredibile di vivacità culturale.