Sono Elena Alfreducci, 18 anni, la più giovane candidata in queste elezioni amministrative. Frequento l’ITIS di Arezzo e sono uno spirito eclettico ed estroverso. Da quando ho 7 anni faccio gli scout nell’AGESCI, cosa che mi ha permesso di diventare la ragazza che sono oggi, trasmettendomi lo spirito di servizio, di amicizia e il coraggio di affrontare le difficoltà a testa alta.
Ho molti hobby e passioni, tanto che mi ritengo un’iperattiva, almeno sotto certi aspetti. Suono da oltre 10 anni la chitarra classica, fino allo scorso anno ero un’attrice amatoriale, da 11 anni pratico danza, una disciplina che mi ha dato rigore e disciplina nel prendere decisioni nella vita privata e non. Mi ritengo molto razionale e decisa: quando ho in mente un’idea o un progetto metto anima e corpo per realizzarlo.
La domanda che sorge spontanea è come mai una ragazza così giovane si sia avvicinata e appassionata alla politica? La risposta è semplice: l’età che ho mi fa essere energica, creativa e piena di sogni e aspettative. Per cui mi sono chiesta… perché non mettermi in gioco? Ed è così che da settembre sono entrata a far parte di un gruppo di persone insieme alle quali abbiamo costruito quello che oggi è Arezzo in Comune.
Candidarmi per il consiglio comunale è una sfida, ma anche una necessità: credo sia fondamentale che all’interno della macchina amministrativa ci sia un ingranaggio di riferimento per tutti i giovani e giovanissimi. Troppe volte ci siamo accontentati delle scelte fatte dagli adulti, adesso è giunto il momento di mettersi in gioco e sporcarsi le mani per cercare di ottenere risultati, fin ora, poco promettenti.
Nel caso in cui verrò eletta la mia priorità saranno i giovani. Penso alla creazione di zone comuni per i nostri interessi, dove all’interno ci saranno spazi adibiti allo studio, allo svago e alla cultura. Penso alla creazione di uno “sportello giovani” per raccogliere tutte le idee e i problemi che i ragazzi riscontrano in città, perché si sa…i giovani sono la bocca della verità!
Ritengo che la cultura sia fondamentale per la crescita di un individuo e sono certa che la sensibilizzazione nasca nelle scuole, è per questo che, nel caso in cui verrò eletta, vorrei creare dei ticket personalizzati per gli studenti che potranno usufruire ogni qual volta vorranno. Anche gli insegnanti saranno direttamente coinvolti. Insomma, vorrei rendere gli studenti della città un po’ più informati della città in cui vivono.
Credo, anzi sono certa, che se verranno attuati i progetti che ho in mente, nel giro di qualche anno i ragazzi non si lamenteranno più di quanto sia noiosa e poco stimolante questa città, anzi saranno orgogliosi di viverci e avranno la consapevolezza di quanto questa città abbia un patrimonio artistico e culturale di tutto rispetto.