Sono Miguel Angel Bonini, ho 55 anni e sono un architetto.
Figlio d’immigrati italiani in Argentina, ex insegnante di composizione architettonica della Facoltà d’Architettura di Cordoba. Sono arrivato in Italia nel 2001 per realizzare il sogno di mio nonno, che non potendo tornare nella sua terra, mi ha lasciato il suo desiderio. Come tutti gli immigrati, all’inizio ho sofferto la mancanza degli affetti, ma alla fine ho saputo apprezzare il meglio di questo paese e oggi mi sento italiano a tutti gli effetti. Le mie passioni sono sempre state legate alla creatività, che penso sia uno degli strumenti più efficaci per essere liberi.
L’unica soluzione che credo possibile per portare Arezzo al livello che merita, è l’unione. Oggi il Mondo soffre queste grande flagello, l’incomprensione fra gli esseri umani, che generano guerre fra poveri e ci riempiono di controversie. Abbiamo bisogno di credere per rinascere. L’Educazione, il lavoro e la salute sono i pilastri fondamentali della nostra Costituzione, per far tornare la dignità ormai perduta. Lottare per i diritti significa essere ancora cittadini.
Se diventerò consigliere comunale, lavorerò duramente per la creazione del Piano Turistico di Arezzo e per la creazione di uno sportello per l’impresa. Vorrei battermi per assicurare una formazione continua a chi si occupa di accoglienza turistica e per una formazione continua per le generazioni senza un posto di lavoro. Vorrei incentivare le imprese che vogliano investire sul nostro territorio e incentivare le associazioni a una partecipazione attiva, con proposte sempre più concrete e realizzabili. Mi piacerebbe aiutare a ripristinare il tessuto sociale, promuovendo una maggiore integrazione con l’immigrato, non vedendolo più come un intruso, invece che una risorsa.
La città di domani inizierà quando ognuno di noi avrà recuperato la sua identità di cittadino, quando la città tornerà ad essere un luogo aperto, vissuta da persone aperte ai continui cambiamenti, rispettando le diversità. Una città dove i cittadini e i visitatori siano orgogliosi di viverla, portandosi dentro una bella immagine di ciò che siamo. Una città dove ognuno di noi, soprattutto coloro che hanno delle difficoltà, sarà libero di transitare, senza impedimenti e dove la sicurezza e la tolleranza saranno di casa.