Mi chiamo Rosario Micciché e sono sposato da 31 anni, due figlie, un cane e 61 anni compiuti.
Lavoratore autonomo dal 1990 e quindi precario da oltre vent’anni.
Sono un amministratore, formatore ed esperto nella comunicazione e servizi di informazione. Adesso in avanzata fase di esodatura.
Il mio interesse principale è la famiglia. Corista, scrittore e appassionato lettore. Cultore dello sport attivo. Frequentatore stabile dei social-network.
Mi candido per reagire all’indifferenza dilagante e al disinteresse imperante dei disagi degli altri. Perché sono una persona onesta e i più giovani hanno tanto bisogno di buoni esempi.
Arezzo deve restare fuori dalle speculazioni di ogni tipo, tornare tra le dieci città più a misura d’uomo d’Italia: sicura, gradevole d’aspetto, pulita. funzionale ed efficiente, ma soprattutto laboriosa e sostenibile e innovativa.
Arezzo deve recuperare la propria identità rurale. Ripartire dalla terra per rimettere in moto un’economia eco-compatibile, con una organizzata rete ed offerta turistica. Occorre distrarre i capitali dalle speculazioni finanziarie ed immobiliari ed incentivare, remuneranti, investimenti produttivi e realizzare così, l’Arezzo che sogno, semplicemente…Arezzo.