L’assessore Franco Dringoli di Arezzo In Comune ha presentato stamani il  Piano Urbano della Mobilità Sostenibile: un documento di pianificazione non obbligatorio riconosciuto dalla Commissione Europea  quale strumento strategico di 10-15 anni per il raggiungimento di risultati nel campo della mobilità sostenibile ed è condizione premiante per l’accesso ai finanziamenti comunitari.

E’ stato adottato dalla Giunta comunale e sarà tema di lavoro per il Consiglio comunale che sarà eletto con le amministrative di primavera.

Tre i documenti base. Il primo è  l’analisi dello stato di fatto:  descrive il quadro conoscitivo,  il sistema del trasporto pubblico locale, la domanda e offerta di trasporto relativa al mezzo privato, la domanda e offerta di sosta, la mobilità ciclistica ed i principali indicatori del livello di sicurezza stradale, individuando per ogni settore della mobilità, i principali aspetti che caratterizzano la realtà locale .

Il secondo è dedicato alle azioni nel breve e medio termine e indica gli obiettivi principali: accessibilità, sicurezza stradale, sostenibilità ambientale, sostenibilità socio-economica, la limitazione del traffico veicolare privato.

Il terzo documento affronta gli scenari progettuali infrastrutturali di lungo termine.

Il Pums del Comune di Arezzo, il primo tra i comuni della Toscana, contiene poi sei allegati: l’analisi della domanda di traffico privato, la riorganizzazione della rete di TPL nel Comune di Arezzo, il piano della sosta e modifica delle ZTL, il piano della mobilità ciclistica.

“Tra le prime azioni che verranno realizzate – ha annunciato l’assessore Dringoli – ci sarà l’intervento per la riorganizzazione e la pedonalizzazione dell’area della stazione ferroviaria. Altri importanti appuntamenti saranno la gara regionale per il trasporto pubblico locale e le decisioni sulla Ztl”.

Similar Posts