L’esordio sulla stampa del neo-assessore all’ambiente Marco Sacchetti, non è stato dei migliori. Apprendiamo infatti che potrebbe esserci un ripensamento della politica di raccolta dei rifiuti porta a porta, condotta con successo dalle precedenti amministrazioni attraverso fasi prima sperimentali e poi sempre più allargate e consolidate. Politica che ha consentito di raggiungere risultati lusinghieri come il passaggio dal 28% del 2008 al 40% dello scorso anno di raccolta differenziata.
Lamentare l’assenza di percorsi culturali miranti alla sensibilizzazione degli utenti mi pare pretestuoso visto che quanto fatto negli scorsi anni ha creato un clima positivo diffuso sul metodo del porta a porta mentre organismi come il Ceaa, ma anche le associazioni ambientali, lavorano proprio in questa direzione.
Così come pretestuoso è lamentare che in centro storico non funziona la raccolta dell’umido: l’accordo fra amministrazione comunale e Sei Toscana prevedeva esattamente che il 2015 fosse l’anno della progettazione esecutiva per arrivare alla separazione dell’umido in questa parte di città. Adoperiamoci per il rispetto di tale accordo.
Se vogliamo diminuire la quota di rifiuti inceneriti e garantire al territorio una vera sostenibilità ambientale la strada è quella di implementare il porta a porta. Senza frenate o tanto meno retromarce.
Arezzo, 11 settembre 2015
Il Consigliere Comunale
Francesco Romizi