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Grazie all’associazione sono state introdotte nel programma questioni come il ritorno all’acqua pubblica, l’estensione del porta a porta, l’dea di una nuova mobilità urbana, la revisione del capitolo sociale, dei bandi di assegnazione dei servizi e delle nomine nelle partecipate, l’attenzione alle realtà culturali locali troppo spesso messe da parte dai grandi eventi, il no al nuovo consumo di suolo.

Oltre alle conquiste sul piano programmatico, un non meno importante risultato è stato raggiunto negli incontri autunnali, un risultato prettamente metodologico: in primo luogo, per l’ingresso di nuovi membri in coalizione saranno necessari i voti dei 4/5 delle forze politiche già coalizzate e in seconda battuta, verifiche programmatiche di coalizione verranno obbligatoriamente effettuate ogni 6 mesi dall’eventuale insediamento della giunta di centrosinistra.

Queste piccole, ma grandissime vittorie costateci se non altro diversi pomeriggi e notti di discussione con gli altri partiti, ci hanno fatto chiudere l’accordo giusto in tempo per poter celebrare la grande festa delle primarie e la successiva vittoria di Matteo.

Premesso – come già sottolineato poco fa – che chiunque avesse vinto questa battaglia avrebbe dovuto sottostare alla cornice programmatica redatta con AiC, dopo le primarie, è ricominciata la consultazione. I membri di AiC sono al momento impegnati in tutti i gruppi e sottogruppi di approfondimento creati dalla coalizione, le cui linee guida sono esse stesse abbastanza innovative. E vale la pena  di sottolineare quest’ultimo passaggio, che ci fa ben sperare.

Infatti, la coalizione ha deciso di operare in un senso nuovo: non sono più i partiti ad invitare le categorie e le associazioni ai tavoli di discussione, ma sono i gruppi di lavoro stessi che stanno uscendo dalle stanze per incontrare – nei luoghi altrui – gli stakeholders di riferimento.

L’obiettivo condiviso è quello di presentare un lavoro finito, che non sia composto di lunghe analisi e pianti sul latte versato, ma di proposte concrete, soluzioni suggerite dagli stakeholders stessi.

Su queste basi, AiC sta contribuendo ad una proposta politica di coalizione e costruendo la propria. È ovvio a tutti che l’operazione politica potrà essere portata a termine con successo soltanto se la nostra lista riuscirà a canalizzare abbastanza consensi da non rappresentare un gruppuscolo tra i tanti: AiC si propone di essere la più grande forza di coalizione dopo il PD, in grado di tenere l’ago della bilancia, in Consiglio come in Giunta, saldamente sulla sinistra.

Elena Annibali 

Presidente di Arezzo In Comune

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